Martina Caironi, classe 1989, è la donna che ha saputo trasformare una disavventura in una carriera stellare, lasciando il segno su piste di atletica e palcoscenici internazionali.
Subisce un grave incidente nel 2007 che le causa la disarticolazione del ginocchio sinistro, ma decide di non arrendersi: grazie alle sue protesi riesce a tornare alla normalità perduta e parte così alla conquista il mondo.
E ci riesce!
Infatti, nel 2010 Martina inizia a vincere medaglie italiane poi internazionali, arrivando già al suo primo grande successo alla Paralimpiade di Londra 2012 dove conquista l’oro nella gara regina, quella dei 100m, categoria t42.
Quattro anni dopo, a Rio 2016, porta a casa un altro oro nella stessa disciplina e un argento nel salto in lungo.
Non appagata, continua a dominare nelle competizioni mondiali ed europee, battendo record su record.
A Tokyo 2020 (2021) vince due argenti, nel salto in lungo e nei 100m cat t63. In quest’ultima disciplina, salgono sul podio insieme a lei due connazionali, le quali arrivano prima e terza in un trionfo tricolore che segna la storia del movimento paralimpico.
Stiamo parlando di una leggenda sportiva, ma anche un’ambasciatrice paralimpica, un’attivista per l’inclusione e una voce ispiratrice.
Martina è stata portabandiera alle Paralimpiadi di Rio 2016 e testimonial di diverse iniziative, tra cui il progetto Erasmus Plus e la campagna del “Telefono Rosa”. Ha scalato le Torri del Vajolet, ha collaborato con l’Agenzia Spaziale Europea e ha condiviso la sua storia e la sua visione come speaker motivazionale in eventi TEDx.
Quando non è impegnata a battere record o a motivare il prossimo, la puoi trovare impegnata sui progetti di inclusione o come commentatrice in TV, con il suo solito tocco di umorismo e leggerezza.
Oggi Martina, dopo circa 7 anni di rappresentanza degli atleti a livello nazionale, continua a brillare come membro del Consiglio degli Atleti di Milano-Cortina2026 e dell’IPC (International Paralympic Committee), carica per la quale si è ricandidata e aspetta l’esito al termine di Paris 2024.
È diventata di recente membro del consiglio atleti di World Para Athletics, la federazione internazionale di atletica leggera e vede il suo futuro sempre più nella direzione della politica sportiva.
La sua vita è caratterizzata dal movimento, sia in pista che fuori..
E no, non ha nessuna intenzione di fermarsi!
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